Questa sezione permette ai condomini registrati di accedere al servizio on-line del proprio condominio...
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Diventa obbligatoria la PEC anche per le Ditte Individuali. Dal 1° luglio 2013, l’art. 5 bis comma 1 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) stabilisce che la presentazione di dichiarazioni... Leggi Altro
Nel caso del regolamento di condominio, la riforma (legge n. 220/12) interviene tanto in maniera diretta, sotto il profilo delle regole che il Codice espressadmente prevede per questo strumento, quanto per via indiretta in riferimento al contenuto... Leggi Altro
gli amministratori sono tenuti ora ad assumere tutti gli adempimenti ai quali già da tempo sono stati chiamati a prepararsi... Leggi Altro
Su parere di Confedilizia, che il 18 (primo giorno di entrata in vigore della riforma) ha raccolto alcune testimonianze nelle assemblee svoltesi nella mattinata e nel primo pomeriggio, i conflitti, pochi e contestualizzati, che sono insorti sono stati facilmente risolti... Leggi Altro
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Lo Studio Caminiti Amministrazioni Condominiali, nasce per rispondere alle esigenze del piccolo o grande condomino, e offre un servizio di consulenza amministrativa a tutto tondo. Lo Studio è in grado di garantire diverse soluzioni alle problematiche condominiali che possono insorgere tra gli inquilini, nella più totale trasparenza e affidabilità.
I Servizi che offriamo ai nostri clienti/condomini sono qui elencati:
- FUNZIONE AMMINISTRATIVA
- FUNZIONE TECNICA
- FUNZIONE INFORMATIVA
- GESTIONE DEL PERSONALE
- VERIFICA CONDOMINIO
- MODULISTICA CONDOMINIO
- Nuovo decreto Ecobonus Incentivi
- Prevenzione Incendi in condominio
Obblighi e Doveri - Fascicolo Condominiale
- Anagrafe Condominiale
- Impianto Idraulico Condominiale
- Pulizia Condominiale
La Riforma in pillole
Questi gli aspetti essenziali della Riforma:
Le parti comuni. La Riforma del Condominio è intervenuta al fine di superare alcuni dubbi interpretativi circa le parti comuni, quali sono e quando possono essere modificate? Ma, soprattutto, che diritto hanno i condomini sulle stesse? I diritti sono proporzionati “al valore dell’unità immobiliare” e, ai fini della loro tutela, è possibile richiedere la convocazione dell’assemblea per diffidare l’esecutore di attività che influiscono sostanzialmente e negativamente sulle destinazioni d’uso delle parti comuni;
L’amministratore. La figura dell’amministratore “professionista” diventa obbligatoria solo per i condomini con più di 8 proprietari, viceversa potrà essere uno degli stessi condomini ad assumere tale incarico. La Riforma disciplina tutti i requisiti (diploma e corso di formazione), gli obblighi, nonché i casi di revoca dell’amministratore, che verrà investito di un incarico annuale, prorogabile di altri 12 mesi. L’amministratore dovrà occuparsi anche dell’apertura del cosiddetto c/c condominiale, su cui transiteranno tutte le operazioni di gestione, disponibili per tutti i condomini, i quali potranno richiedere anche la creazione di un sito web condominiale;
Il regolamento di condominio. Le novità della Riforma interesseranno anche il regolamento condominiale che, sostanzialmente, riguarda: l’utilizzo delle parti comuni, la tutela dello stabile e del suo decoro, l’amministratore e la ripartizione delle spese. Le nuove disposizioni disciplinano anche l’aspetto sanzionatorio: sono previste, infatti, pene più pesanti, pari a ben € 200, che possono diventare € 800 in caso di recidive;
i valori millesimali. Su questo tema la Riforma stabilisce che i valori millesimali possono essere modificati all’unanimità, anche solo per l’interesse di un singolo condomino, con la maggioranza dei presenti e almeno la metà del valore dell’edificio, in specifici casi;
L’assemblea condominiale. Cambiano le maggioranze per l’approvazione delle delibere, che possono essere impugnate da ogni condomino assente, astenuto o dissenziente, il quale può richiedere l’annullamento all’autorità giudiziaria entro 30 giorni dalla data di deliberazione o comunicazione (per gli assenti);
gli animali domestici. La Riforma sarà apprezzata soprattutto dai proprietari degli animali domestici, che, pur restando responsabili del proprio animale, non possono vedersi vietato il diritto a possedere gli stessi. Gli animali non possono essere vietati, visto che una sentenza della Cassazione ha riconosciuto un diritto soggettivo all’animale da compagnia.